UTP e NPL: un’ottima occasione per i tuoi investimenti
Gli UTP (Unlikely To Pay) e gli NPL (Non Performing Loans) hanno in comune di derivare da mutui o prestiti la cui riscossione da parte delle banche e delle società finanziarie è incerta.
Entrambi nascono dalla difficoltà economica e finanziaria nella quale si trovano le persone, le famiglie e le imprese cui sono stati erogati da parte della banca o della società finanziaria
Gli NPL
Chiamati anche “crediti deteriorati”, non sono altro che crediti derivanti da mutui, finanziamenti e prestiti che i debitori non riescono più a pagare in parte o del tutto.
Molto spesso di questi crediti sono titolari banche e finanziarie per le quali la riscossione degli NPL è incerta sia in termini di tempo sia per l’ammontare.
Come possiamo leggere nel sito ufficiale della Banca D’Italia, “a dicembre scorso i crediti deteriorati delle banche italiane ammontavano a 349 miliardi di euro al lordo delle svalutazioni già contabilizzate.
Di questi, 215 erano relativi a debitori insolventi (sofferenze; in inglese bad loans). I crediti deteriorati al netto delle svalutazioni erano pari a 173 miliardi; le sofferenze nette a 81 miliardi (rispettivamente pari al 9,4 e al 4,4 per cento dei prestiti netti).
Le sofferenze fanno capo per circa tre quarti alle imprese, per la parte restante alle famiglie.
Il valore stimato delle garanzie reali detenute dalle banche a fronte delle sofferenze è pari a 92 miliardi”.
La forte crescita degli NPL è dovuta in primo luogo alla lunga e profonda crisi che sta attraversando l’economia italiana che ha registrato una contrazione del PIL di quasi 10 punti percentuali e la perdita di circa un quarto della produzione industriale nazionale.
Alla moltiplicazione dei crediti deteriorati, anche se in misura minore, hanno contribuito valutazioni errate o incomplete da parte delle banche e delle società finanziarie sulla solvibilità del debitore (ovvero la capacità di un debitore di onorare i propri debiti alla scadenza pattuita).
A questo, infine, si aggiungono la lentezza delle procedure di recupero crediti e i ritardi accumulati della giustizia civile.
Gli UTP
Sono le inadempienze probabili: si tratta di crediti giudicati dalle banche e dalle società finanziarie d’improbabile rientro senza dover ricorrere all’escussione delle garanzie prestate dal debitore: nel momento in cui il debitore non abbia onorato il proprio debito, il creditore (banca o finanziaria) può intimare il pagamento dello stesso incamerando in tutto o in parte ciò che era stato prestato a garanzia del mutuo o del finanziamento.
Differenza tra UTP e NPL
La differenza sostanziale tra questi due tipi di credito risiede nel fatto che nel caso degli NPL il debitore è insolvente e il rapporto tra debitore e creditore è di fatto già cessato mentre nel caso degli UTP il rapporto tra debitore e creditore è ancora in essere anche se a rischio.
In quest’ultimo caso le banche e le finanziarie rilevano una situazione che è a rischio d’insolvenza, anche solo potenziale, ma che non ha ancora generato ritardi nei pagamenti o scadenze non rispettate.
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